L’attività di sorveglianza di Banca d’Italia in materia anti-riciclaggio ha evidenziato le oltre 113mila segnalazioni nel 2020, per un valore di operazione segnalate che arriva a 5 miliardi di euro.
Questi sono in sintesi gli elementi emersi nel corso dell’audizione del Direttore dell’UIF Claudio Clemente dello scorso 28 gennaio presso la Commissione Antimafia di Camera e Senato:
- è stato introdotto uno specifico alert sperimentale in grado di evidenziare eventuali anomalie nei bilanci di imprese con elevate richieste di fondi pubblici;
- è in via di perfezionamento un elenco di alert dedicati a fronteggiare le infiltrazioni criminali nell’economia reale;
- viene introdotto un monitoraggio più attento sulla cessione dei crediti fiscali e, allo scopo, verranno introdotti dei professionisti nella fase di asseveramento;
- ci saranno maggior controlli e verifiche sulle transazioni on-line.
Sommario
Infiltrazioni criminali: introdotto un nuovo indicatore specifico
L’azione della criminalità organizzata si svolge in due tempi.
Secondo la UIF in una prima fase i tentativi si sono concentrati maggiormente sul settore medicale e degli approvvigionamenti dei dispositivi di sicurezza.
In una seconda fase sono state evidenziate ipotesi di infiltrazioni nelle imprese e tentativi di appropriazione indebita di fondi pubblici destinati al sostegno dell’economia con operazioni simulate finalizzate a precostituire i requisiti per l’accesso ai fondi.
Gli strumenti utilizzati sono quelli delle dichiarazioni fiscali false o fuorvianti con il conseguimento di rimborsi IVA indebiti successivamente trasferiti all’estero.
I proventi dei reati venivano reintrodotti in Italia in contanti o attraverso la cessione di quote societarie la cui entità non trova riscontro nei corrispettivi riportati negli atti di cessione.
L’attività di vigilanza della UIF si sta concentrando sui finanziamenti assistiti da garanzia pubblica ed erogati attraverso l’uso sperimentale di un indicatore di rischio di infiltrazione per le imprese.
Sulla base dell’analisi dei bilanci di un campione di aziende poste sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria, sono state identificate varie caratteristiche che ricorrono nella struttura economica e finanziaria delle imprese infiltrate con l’obiettivo di costruire uno specifico indicatore capace di fornire una misura di quanto il bilancio di un’impresa sia simile a quelli delle aziende per le quali è stata accertate “l’infiltrazione” da parte della criminalità.
Controlli su fondo perduto e cessione dei crediti fiscali
La UIF ritiene necessari controlli mirati sull’operatività dei soggetti che accedono ai benefici previsti dalla legislazione di emergenza, quali finanziamenti assistiti da garanzia pubblica e contributi a fondo perduto.
Per quanto riguarda la cessione dei crediti fiscali e in particolare il Superbonus, sono stati individuati i rischi connessi con l’eventuale natura fittizia dei crediti stessi. Secondo la task force antiriciclaggio di Banca d’Italia va potenziato il ruolo dei professionisti nel momento dell’asseverazione dei crediti di natura fiscale.
Secondo la UIF c’è il rischio “che capitali illeciti siano utilizzati per acquisti di crediti fiscali con l’obiettivo di crediti fiscali con l’obiettivo di riciclarli”. Occorrerà quindi monitorare attentamente l’operatività nel comparto soprattutto nel caso “di crediti acquistati in misura massiva”.
Pandemia e operazioni sospette
Nel 2020 la quantità di segnalazioni riconducibili tentativi di truffe nell’ambito dell’emergenza sanitaria sono risultate pari a 2257. La gran parte di queste (1502) è stata ricevuta nel secondo semestre con un forte aumento (da 667 milioni a 5,2 miliardi) degli importi delle operazioni prospettate.
Oltre a queste segnalazioni, riconducibili direttamente agli effetti del Covid 19, la UIF ha registrato un incremento delle segnalazioni che riguardano i sospetti di abuso di finanziamenti pubblici, abusivismo finanziario, usura e utilizzo di polizze di pegno.
Lockdown: i nuovi alert dell’UIF (fonte Italia Oggi, 10 febbraio 2021)

Fonte:
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